ATTILIO DABINI, MEDIATORE CULTURALE TRA L’ITALIA E L’ARGENTINA
La figura dei mediatori culturali del Secondo Novecento nei paesi di forte immigrazione italiana, come nel caso argentino, risponde a un profilo abbastanza intuibile: nascita in Italia, formazione adolescenziale e giovanile nel paese di accoglienza, condizione naturalmente bilingue e biculturale. La...
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| Formato: | Trabajo revisado (Peer-reviewed) |
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| Publicado: |
Passeurs - La literatura italiana fuera de Italia (1945-1989): recepción e imaginario
2023
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I28-R145-6996_oai2025-10-29 Alejandro Patat; Cátedra de Literatura Italiana Facultad de Filosofía y Letras Universidad de Buenos Aires 2023-01-26 22:16:41 La figura dei mediatori culturali del Secondo Novecento nei paesi di forte immigrazione italiana, come nel caso argentino, risponde a un profilo abbastanza intuibile: nascita in Italia, formazione adolescenziale e giovanile nel paese di accoglienza, condizione naturalmente bilingue e biculturale. La diffusione, la traduzione e la critica della cultura italiana del Secondo Novecento (in particolare della letteratura e del cinema) ha avuto luogo a partire da una volontà di ripropone autori, testi, questioni che non sempre ha trovato l’accoglienza attesa o dovuta. Per questo motivo, è fondamentale comprendere non solo in che cosa sia consistito il lavoro di mediazione culturale operato dai passeur italiani in un altro contesto ma anche che cosa sia successo a questi passeur quando si sono confrontati con sistemi culturali i cui orizzonti rimanevano distanti da quelli della penisola. A dire la verità, chi scrive queste linee ha già dedicato varie pagine a Attilio Dabini in un volume sulla ricezione, traduzione e critica della letteratura italiana in Argentina, che evidentemente il giornalista non conosce. In quelle pagine – che qui sintetizzo – ho attribuito effettivamente a Dabini un ruolo primario nella costruzione del sistema culturale italiano a partire da una vastissima serie di articoli apparsi sia su «La Nación» che sulla rivista argentina «Sur» fra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento. application/pdf http://eventosacademicos.filo.uba.ar/index.php/CIP/Passeurs2021/paper/view/6996 it Passeurs - La literatura italiana fuera de Italia (1945-1989): recepción e imaginario Los autores que envíen algún trabajo a la conferencia están de acuerdo con los siguientes términos:<br /> <strong>a)</strong> Los autores retienen el copyright de sus trabajos, y autorizar a la organización de la conferencia a que sus trabajos se publiquen con la licencia <a href="http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/">Creative Commons de Reconocimiento</a>, que permite a terceros el libre acceso a los archivos, usar y compartir los trabajos, con el reconocimiento de la autoría y como primer punto de referencia de su presentación, esta conferencia.<br /> <strong>b)</strong> Los autores renuncian a los términos de la licencia CC y en un texto aparte, señalan los términos del acuerdo para la distribución no exclusiva y ulterior publicación de este trabajo (p.e., publicar en una versión revisada en una revista, depositarlo en un repositorio institucional o publicarlo en un libro), con el reconocimiento, como primer punto de referencia de su presentación, esta conferencia.<br /> <strong>c)</strong> Adicionalmente, se recomienda a los autores, a depositar y compartir sus trabajos a través de la web (p.e., en repositorios institucionales o en sus páginas web) bien antes o después de la conferencia. Passeurs - La literatura italiana fuera de Italia (1945-1989): recepción e imaginario; Passeurs - La literatura italiana fuera de Italia (1945-1989): Recepción e Imaginario ATTILIO DABINI, MEDIATORE CULTURALE TRA L’ITALIA E L’ARGENTINA Trabajo revisado (Peer-reviewed) https://repositoriouba.sisbi.uba.ar/gsdl/cgi-bin/library.cgi?a=d&c=cip&d=6996_oai |
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La figura dei mediatori culturali del Secondo Novecento nei paesi di forte immigrazione italiana, come nel caso argentino, risponde a un profilo abbastanza intuibile: nascita in Italia, formazione adolescenziale e giovanile nel paese di accoglienza, condizione naturalmente bilingue e biculturale. La diffusione, la traduzione e la critica della cultura italiana del Secondo Novecento (in particolare della letteratura e del cinema) ha avuto luogo a partire da una volontà di ripropone autori, testi, questioni che non sempre ha trovato l’accoglienza attesa o dovuta. Per questo motivo, è fondamentale comprendere non solo in che cosa sia consistito il lavoro di mediazione culturale operato dai passeur italiani in un altro contesto ma anche che cosa sia successo a questi passeur quando si sono confrontati con sistemi culturali i cui orizzonti rimanevano distanti da quelli della penisola. A dire la verità, chi scrive queste linee ha già dedicato varie pagine a Attilio Dabini in un volume sulla ricezione, traduzione e critica della letteratura italiana in Argentina, che evidentemente il giornalista non conosce. In quelle pagine – che qui sintetizzo – ho attribuito effettivamente a Dabini un ruolo primario nella costruzione del sistema culturale italiano a partire da una vastissima serie di articoli apparsi sia su «La Nación» che sulla rivista argentina «Sur» fra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento. |
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