Il non essere non è la differenza, ma l’apparenza
In questo saggio vorrei mostrare che Platone scrisse il Sofista per tematizzare una questione cruciale, che in tale dialogo è problematizzata per la prima volta: l’essere, la realtà delle cose, non si presenta a noi direttamente e chiaramente. Per comprendere la realtà delle cose, che sembra evident...
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| Lenguaje: | Español |
| Publicado: |
ARFIL y UNL
2024
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In questo saggio vorrei mostrare che Platone scrisse il Sofista per tematizzare una questione cruciale, che in tale dialogo è problematizzata per la prima volta: l’essere, la realtà delle cose, non si presenta a noi direttamente e chiaramente. Per comprendere la realtà delle cose, che sembra evidente e invece è sfuggente, è necessario inseguirla come una preda che si nasconde. Se è necessario cercare l’essere per catturarlo è perché spesso quel che cogliamo non è l’essere ma l’apparire. Il cuore del dialogo – la sezione sull’immagine – è la definizione dello statuto dell’apparenza. Il mio punto è che non è possibile spiegare la natura del non essere senza legare il discorso sul non essere al discorso sull’immagine. Nella sezione sull’immagine è presentata la natura contraddittoria dell’eidolon. Lo Straniero, che in questa sezione è il portavoce del sofista, gioca il ruolo dell’interrogante e conduce Teeteto ad ammettere che l’immagine non soltanto non è un ente, ma è il contrario dell’ente (Sph. 240b5-6). Quando, in Sph. 257b3-4, lo Straniero dice che “quando diciamo ‘non essere’ non diciamo qualcosa di contrario all’essere, ma soltanto di diverso da esso”, egli si riferisce – correggendolo – a ciò che il sofista ha detto nella sezione sull’immagine. Io credo che “ciò che è diverso dall’essere” sia precisamente l’apparire, il cui statuto aporetico è stato sottolineato nella sezione sull’immagine. La mia tesi è che il non essere è il phantasma, il darsi dell’essere alla percezione degli umani non direttamente, non chiaramente, non veramente, ma sotto una falsa sembianza. |
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I26-R133-article-134662025-10-16T16:29:02Z Il non essere non è la differenza, ma l’apparenza Non-being is not the Difference, but Appearance Palumbo, Lidia Non essere Apparenza Phantasma Sofista Not-being Appearance Phantasma Sophist In questo saggio vorrei mostrare che Platone scrisse il Sofista per tematizzare una questione cruciale, che in tale dialogo è problematizzata per la prima volta: l’essere, la realtà delle cose, non si presenta a noi direttamente e chiaramente. Per comprendere la realtà delle cose, che sembra evidente e invece è sfuggente, è necessario inseguirla come una preda che si nasconde. Se è necessario cercare l’essere per catturarlo è perché spesso quel che cogliamo non è l’essere ma l’apparire. Il cuore del dialogo – la sezione sull’immagine – è la definizione dello statuto dell’apparenza. Il mio punto è che non è possibile spiegare la natura del non essere senza legare il discorso sul non essere al discorso sull’immagine. Nella sezione sull’immagine è presentata la natura contraddittoria dell’eidolon. Lo Straniero, che in questa sezione è il portavoce del sofista, gioca il ruolo dell’interrogante e conduce Teeteto ad ammettere che l’immagine non soltanto non è un ente, ma è il contrario dell’ente (Sph. 240b5-6). Quando, in Sph. 257b3-4, lo Straniero dice che “quando diciamo ‘non essere’ non diciamo qualcosa di contrario all’essere, ma soltanto di diverso da esso”, egli si riferisce – correggendolo – a ciò che il sofista ha detto nella sezione sull’immagine. Io credo che “ciò che è diverso dall’essere” sia precisamente l’apparire, il cui statuto aporetico è stato sottolineato nella sezione sull’immagine. La mia tesi è che il non essere è il phantasma, il darsi dell’essere alla percezione degli umani non direttamente, non chiaramente, non veramente, ma sotto una falsa sembianza. In this paper I would like to show that Plato wrote the Sophist in order to thematise a crucial issue, which in such a dialogue is problematised for the first time: being, the reality of things, does not present itself to us directly and clearly. In order to understand the reality of things, which seems evident, and instead escapes, it is necessary to chase it as one chases a prey that hides. If it is necessary to search for the being in order to catch it, it is because most of the time what we catch is not being, but appearance. The core of the Sophist - the section on the image - is devoted to the definition of the status of appearance. My point is that one cannot explain the nature of non-being without linking the discourse on non-being to the discourse on image. In the section on image the contradictory nature of the eidolon is presented. Here the Visitor acts as a spokesman for the sophist, who plays the role of questioner. In this section the sophist leads Theaetetus to admit that the image is not only not an entity but is the opposite of an entity (Sph. 240B5-6). When, in Sph. 257b3-4, the Stranger says that "when we say 'not being', we do not call something contrary to what is, but only different from being", he refers - by correcting him - to what the Sophist said in the aporetic section on the image. I believe that 'what is different from being' is precisely that appearance whose aporetic status was outlined in the section on the image. My thesis is that non-being is the phantasma, the fact that being gives itself to human perception not directly, not clearly, not truthfully, but in false guise. ARFIL y UNL 2024-07-05 info:eu-repo/semantics/article info:eu-repo/semantics/publishedVersion application/pdf application/epub+zip https://bibliotecavirtual.unl.edu.ar/publicaciones/index.php/index/article/view/13466 10.14409/topicos.2024.46.e0081 Tópicos. Revista de Filosofía de Santa Fe; No. 46 (2024): Tópicos. Revista de Filosofía de Santa Fe; e0081 Tópicos. Revista de Filosofía de Santa Fe; Núm. 46 (2024): Tópicos. Revista de Filosofía de Santa Fe; e0081 1668-723X 1666-485X 10.14409/topicos.2024.46 es https://bibliotecavirtual.unl.edu.ar/publicaciones/index.php/index/article/view/13466/19140 https://bibliotecavirtual.unl.edu.ar/publicaciones/index.php/index/article/view/13466/19141 Derechos de autor 2024 Lidia Palumbo https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0 |